A cosa servono i social network?

La grande illusione dei social è quella di ridurre le barriere tra le persone. In realtà ogni social, ogni strafottutissimo social, è solo una piattaforma di advertising. Facebook, instagram, linkedin. (aiutatemi a trovare chi per primo ha detto: “Siamo tutti qui per vendere qualcosa”) Per ogni social network, bisognerebbe chiedersi cosa dà in cambio della pubblicità, tagliata su misura come fa un cassamortaro sulla salma. Ecco una riflessione di un autore contemporaneo, tratta dal video “Look Up”.

“Ho quantrocentoventidue amici, eppure sono solo”

Parlo con loro ogni giorno, ma nessuno mi conosce davvero.

Il mio problema è la differenza tra il guardare nei loro occhi o un nome sullo schermo.

Ho fatto un passo indietro ed ho aperto gli occhi.

Questi media che chiamano “social” sono tutto fuorchè sociali quando accendiamo il computer e chiudiamo la porta.

Tutta questa tecnologia è solo un’illusione, comunità, solidarietà, spirito di gruppo, ma quando ti allontani da questa delusione, ti svegli e vedi un mondo di confusione, un mondo in cui siamo schiavi della tecnologia che abbiamo creato, in cui l’informazione è venduta da qualche ricco ingordo bastardo, un mondo di interessi personali, “selfie” e autocelebrazioni, in cui tutti condividiamo i nostri momenti migliori lasciando fuori l’emozione.

Siamo felicissimi di condividere un’esperienza, ma è lo stesso quando non c’è nessuno con noi? State vicini fisicamente ai vostri amici ed anche loro lo faranno, ma nessuno lo farà se invierete un messaggio di gruppo.

Pubblichiamo sul profilo, esageriamo, ricerchiamo adulazione, fingiamo di non notare l’isolamento sociale, sistemiamo le parole per far brillare le nostre vite (virtuali) e non sappiamo nemmeno se qualcuno le leggerà.

Stare soli non è un problema, lasciate lo stress, leggiamo un libro, dipingiamo, facciamo esercizi fisici, cosi saremo produttivi, presenti, non riservati e reclusi, sarete svegli ed attenti spendendo bene il vostro tempo. Quando siete in pubblico e vi sentite soli, mettete le mani dietro la testa e lontani dallo smartphone. non fissate il menù o la lista dei contatti, apritevi all’altro, imparate a coesistere.

E’ insopportabile il silenzio dei treni di pendolari, nessuno parla per paura di sembrare matto. Stiamo diventando asociali. non parliamo più con gli altri, non guardiamo più negli occhi qualcuno.

Siamo circondati da bambini che fin dalla nascita ci vedono vivere come dei robot e pensano che sia normale, non sarai il miglio padre del mondo se non sai intrattenere un bimbo senza un iPod.

Da bimbo non stavo mai in casa, stavo con gli amici sulla bici, avevamo buchi sulle scarpe e sbucciature sulle ginocchia, costruivamo le case sugli alberi.

 

Ora i parchi sono silenziosi, è impressionante quasi inquietante…

 

non ci sono bambini, le altalene non dondolano.. non si salta la corda, non si gioca a campana, siamo una generazione di idioti, smartphone e stupidi.

NON GUARDARE IL TELEFONO, SPEGNI IL DISPLAY, FATEVI UNA PASSEGGIATA APPROFITTANDO DEL BEL BEL TEMPO, BASTA SOLO UN INCONTRO PER FARE LA DIFFERENZA.

Siate presenti nel momento in cui vi guarda in quel modo che ricorderete per sempre… quando nasce un amore, la prima volta che vi tiene per mano o che vi baciate, il primo litigio.. ma la amerete comunque.

Non dite a centinaia di persone quello che avete fatto, condividete certi momenti solo con lei, quando venderai il computer per comprarle l’anello.. a lei che è una cosa vera e non virtuale! Quando formerete una famiglia, quando terrai fra le braccia la tua bimba e ti innamorerai di nuovo… quando ti terrà sveglio e vorresti solo riposare, quando ti asciugherai le lacrime perchè la tua bimba andrà per la sua strada, quando tornerà con un figlio da farti tenere in braccio, ti chiamerà nonno e tu ti sentirai ancora più felice anzichè vecchio, e quando ripenserai a ciò che hai fatto, a quanto sei felice di non aver buttato via il tempo fissando uno schermo.

Quando stringerai la mano a tua moglie seduto accanto al letto, e le dirai quanto la ami baciandola sulla fronte, e lei ti sussurrerà mentre il cuore le si ferma.. quanto è stata fortunata che quel ragazzo l’abbia fermata per strada quella mattina.

Ma niente di tutto questo potrà accadere se sei troppo impegnato a guardare il cellulare, non vedrai le opportunità che perdi. Non guardate il telefono, spegnetelo, abbiamo una vita limitata, un certo numero di giorni, non passate la vostra vita intrappolati su internet, i risultati saranno solo rimpianti.

Anch’io sono colpevole e faccio parte del sistema, in questo mondo digitale in cui ci scriviamo ma non ci vediamo e non ci sentiamo, parliamo digitando, leggiamo chattando, passiamo ore insieme senza guardarci negli occhi.

Non arrendetevi a questa vita virtuale, date Amore alla gente non i vostri “mi piace”! Disconnettetevi dal bisogno di essere ascoltati e definiti, uscite per strada e lasciate a casa le distrazioni (smartphone).
Non guardare il cellulare, spegnilo.

Il video “Look up” è stato realizzato da Gary Turk, scrittore, attore, e filmmaker inglese. Il suo sito è garyturk.com . Il video è sottotitolato in italiano da Francesco Bentivoglio.

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Michele Sabella fotografo
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