Ci sono diversi motivi per i quali occuparsi di fotografia per professione, uno di questi, che credo risalga a Niépce, è la coscienza della transitorietà della natura umana, e l’illusione che sia possibile sottrarre pochi istanti importanti all’eterno oblio.
Ogni volta che guardo questa foto in apertura mi ritorna un vuoto dentro. E’ stata scattata il 22 maggio 2011, quattro anni fa.
Non avrei immaginato che dopo un anno esatto mio padre sarebbe venuto a mancare.
E probabilmente, nemmeno lui.